Il Cervello Quantico
Fin da subito iniziamo a collezionare informazioni che poi tradurremo in comportamenti e azioni. Il cervello è paragonabile ad un circuito elettrico, ogni volta che impariamo qualcosa, per ripetizione o emozione i neuroni si collegano tra loro formando le sinapsi che sono veri e propri circuiti elettrici.
Il processo di apprendimento del cervello avviene in quattro fasi: incompetenza inconscia, incompetenza conscia, competenza conscia e competenza inconscia. Quando il programma mentale arriva alla fase finale il processo viene eseguito automaticamente.
I programmi mentali hanno cinque caratteristiche: l’attivazione o rinforzo dell’attenzione selettiva, difficilmente vengono messi in discussione, sono auto rafforzanti sono stabilizzanti e autoconvalidanti. Pur essendo una macchina straordinaria, il cervello altro non è che un ottimo esecutore. Il suo compito è quello di eseguire le istruzioni che gli sono state inserite. Lo scenario della vita che ognuno di noi ha, è il risultato della serie dei nostri programmi mentali.
Il cervello influenza la nostra realtà attraverso quattro fonti principali: la cultura, i mass media, gli altri, noi stessi e le storie che ci raccontiamo. Ognuna di queste fonti ha contribuito a creare il nostro modo di pensare, di essere e le nostre idee e la nostra percezione di chi sono. Spesso ci convinciamo anche di alcune bugie, generate da sensazioni, idee pensieri o scelte delle fonti di programmazione che ci circondano.
Il cervello è dotato anche di meccanismi di autodifesa. Conosce perfettamente l’auto-giustificazione riconducibile alla frase “Si, ma….” tende a riportare il cervello in assonanza cognitiva evitando stati emotivi negativi.
Con il tempo il cervello semplifica e gestisce le informazioni per cui gli bastano pochi dettagli per caricare il programma mentale corrispondente a quell’evento o a quella cosa o a quella situazione.
L’autogiustificazione ci fornisce una visione distorta della realtà, il problema è che porta il potere verso l’esterno non facendoci ottenere risultati desiderati, ma che, se non spezzato, continua ad auto riprogrammarci in base alle auto giustificazioni. Quindi più lo faccio più mi verrà meglio e facile farlo (anche azioni negative).
La teoria del Caos evince questa grande regola: piccole variazioni delle condizioni iniziali producono grandi variazioni nel comportamento a lungo termine del sistema.
Ogni nostro risultato è dato da piccole decisioni, quelle che prendiamo ogni giorno, in modo veloce ed istintivo; queste generano e sviluppano un futuro totalmente nuovo…
La maggior parte delle nostre decisioni le prendiamo a livello inconscio, quando pensiamo di scegliere in realtà stiamo soltanto verbalizzando una decisione che abbiamo già preso, il risultato è che non stiamo decidendo veramente noi ma i nostri programmi mentali. L’origine dei nostri risultati si sposta nei nostri programmi mentali che danno vita a pensieri, idee, scelte e azioni.
Ogni nostra decisione è presa in base a ciò che sappiamo, il problema è che non sappiamo ciò che non sappiamo… perché i programmi mentali, una volta installati, vengono eseguiti in automatico.
La capacità di far accadere le cose trova vita nella conoscenza di questi meccanismi e nella capacità di usarli a proprio vantaggio: “Rendi cosciente l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai il tuo destino”. (cit. C. G. Jung).
Stai usando la conoscenza o è la conoscenza che sta usando te?
Sei l’effetto di una causa o la causa di un effetto?
Queste sono alcune delle domande potenti su cui dovremmo tutti riflettere.
Il cervello influenza la realtà, la buona notizia è che è dotato di neuroplasticità: ovvero la capacità neurologica di riorganizzare i suoi contenuti creando nuovi programmi mentali sostituibili a quelli esistenti.
La nostra esistenza è generata da molteplici incroci, ogni volta che prendiamo una decisione stiamo facendo qualcosa di più per dirigerci verso ciò in cui crediamo.
Questa presa di decisione è un atto di coraggio tra infinite possibilità di scelta, presenti in quel preciso momento.
La forza del cervello risiede nella capacità di andare oltre il livello meccanicistico.
Ogni volta che osservi un qualcosa stai creando o stai influenzando la tua realtà. Siamo tutti interconnessi con tutto, dando vita ad un campo elettromagnetico più grande in cui vengono inclusi tutti i soggetti coinvolti, creando così “l’Entanglement quantistico”.
Potremmo quindi dire che nella vita il pensiero crea la realtà è semplice non semplicistico e funziona sempre.
E’ importante chiedersi: “perché sto creando questo tipo di realtà?”. Perché il nostro cervello genera delle allucinazioni, stato in cui ciò che è pura immaginazione viene percepita come realtà. Ognuno di noi vive nella propria bolla percettiva attraverso la quale si genera la sua visione della realtà.
Le allucinazioni sono alimentate da quattro fattori: come mi vedo nella mia realtà, cosa penso di me stesso in quel tipo di realtà, cosa posso fare difronte a tale realtà e quanto tempo ho a disposizione per trasformarla, cambiarla o modificarla. Nel primo punto emerge la consapevolezza del sé di come io mi inserisco e mi rappresento nella realtà. Nel secondo punto, l’individuo scopre il merito di sé difronte alla realtà. Dopo di che si passa, con il terzo fattore, all’azione, andando a trovare quali sono le possibili strategie da adottare, andando ad amplificare il potere personale. Il quarto fattore ultimo ma non ultimo, è determinato dall’allucinazione tempo che mette in risalto la proattività dell’individuo e la sua reattività nell’agire o la sua paura nel non farlo, dove il procrastinare diventa una consuetudine e una costante nella sua visione della realtà.
Conoscersi, comprendersi, perdonarsi, capirsi e imparare i meccanismi del cervello in modo da acutizzare anche il nostro senso di coerenza, un dovere. Perché dietro ad ogni individuo c’è una storia, un vissuto provato e sperimentato e dietro ad ogni sguardo c’è il desiderio di trasformazione….
Ogni mattina quando incroci quello sguardo, guardandoti allo specchio, qualsiasi sia la tua storia, qualsiasi siano gli errori commessi, qualsiasi situazione tu abbia affrontato o stia affrontando c’è una cosa che non puoi e non devi negare a te stesso… La Gratitudine di avere Cuoraggio e la possibilità di dire con Forza che: “ La Felicità è nella Tua Identità” .